Usi medici del botulino
Nel 1937 Alan B. Scott, oftalmologo del Smith-Kettlewell Institute, utilizzò la tossina botulinica A (BTX-A) in esperimenti sulle scimmie, e nel 1980 utilizzò il BTX-A per la prima volta negli esseri umani per il trattamento dello strabismo.
La BTX-A venne approvata nel 1989 dalla Food and Drug Administration per il trattamento dello strabismo, blefarospasmo e spasmo emifacciale in pazienti con età maggiore di 12 anni. Nel 2002 giunse l'approvazione per l'uso in medicina estetica per il miglioramento temporaneo delle rughe di espressione fra le sopracciglia (linee glabellari).
La tossina botulinica B (BTX-B) è stata approvata nel 2000 dalla FDA per il trattamento della distonia cervicale.
Attualmente sono in valutazione altre possibili applicazioni mediche, come nel caso dell'emicrania, sintomi prostatici, asma, obesità e altre possibili indicazioni.
La tossina botulinica serve a ottenere un impareggiabile “effetto lifting” sulle zone trattate come, per esempio, le rughe perioculari, quelle della fronte, le rughe sovralabiali profonde del labbro superiore. In tutti questi casi la tossina botulinica agisce come un vero e proprio “ferro da stiro”, restituendo alla pelle una compattezza e una levigatezza uniche. In sostanza il botulino è perfetto sulle rughe d’espressione determinate dai movimenti dei muscoli – si chiamano muscoli “pellicciai” – che determinano la mimica del viso. I filler - acido ialuronico in testa - possono attenuarle, ma normalmente solo la tossina botulinica è in grado di cancellarle. E questo proprio per la sua particolarità di impedire i movimenti muscolari. Non solo, il Vistabex usato in combinazione con vari tipi di filler (come l'acido ialuronico, tanto per fare un esempio), risulta impareggiabile per un effetto anti-aging davvero notevole.